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STATUTO

dell’Associazione senza finalità lucrative denominata:

“Uniti" Italia nel Mondo

 

CAPO I – Principi generali

Articolo 1

1. L'Associazione UNITI  un movimento  che si prefigge come primo fine la valorizzazione, il miglioramento e il progresso del paese e persegue questo obiettivo promuovendo la partecipazione attiva della società civile alla vita pubblica italiana.

 

2. L'Associazione è composta dalla base degli iscritti e da un coordinamento centrale e si riconosce in un simbolo così composto:

 

Articolo 2

1. L'Associazione ha sede a Roma,  e risiederà sempre nella stessa città in cui si trova la sede del Parlamento italiano.

Articolo 3

Principi e valori

 

1. UNITI è un movimento  fondato sui principi della legalità, della democrazia, del lavoro, della cultura, della

meritocrazia, della giustizia, dell’eguaglianza e dell’italianità e si riconosce nella Costituzione Italiana la carta ispiratrice dei propri valori.

 

2. UNITI riconosce nel proprio statuto tutte le autonomie territoriali amministrative e le venti regioni italiane, riconoscendo inoltre la circoscrizione estero e il valore delle comunità italiane nel mondo che rappresentano la ventunesima regione.

 

3. UNITI è fortemente convinta della necessità di promuovere specifici valori per il progresso della società italiana. In particolare, NOI sostiene e promuove:

 

- la difesa dei principi fondanti della democrazia italiana e dei padri costituenti;

 

- la valorizzazione del patrimonio culturale e storico italiano, compresa la stessa lingua italiana, come fonte di ricchezza e progresso e la tutela delle tradizioni nazionali, locali e regionali, come peculiarità del sentire italiano in un mondo sempre più globalizzato;

 

- il sostegno alle famiglie indigenti e bisognose, sia italiane che provenienti da altri paesi, la tutela del lavoro come fattore di dignità e di libertà personale dell’individuo e la difesa della meritocrazia e il sostegno ai giovani, che incarnano il presente e il futuro del paese, riconoscendo l’importanza dell’educazione scolastica come mezzo per il progresso dell’intero paese, sia in Italia che nel mondo;

 

1 La promozione di una fiscalità equa per eliminare l’evasione e il sommerso rendendo giustizia a chi lavora e a chi dà lavoro, la difesa della legalità e la sua promozione nell’opinione pubblica e nell’educazione comune e il contrasto al malaffare come piaga che mina lo sviluppo e la crescita morale ed economica del paese;

 

2 Il sostegno dell’iniziativa economica privata e in particolare della grande, piccola e media impresa, dell’industria, dell’agricoltura, dell’artigianato, della pesca e del commercio, intese come tessuto fondante dell’economia nazionale e volano per una presenza sempre più affermata del "Made in Italy" nel mondo, nel rispetto e con la difesa del paesaggio e dell’ambiente italiano e della loro bellezza unita alla tutela dell’integrità del territorio e dell’interesse nazionale, in armonia col panorama occidentale ed europeo;

 

3 Il rispetto della concezione spirituale della vita e delle comuni radici cristiane. L'Associazione ripudia qualsiasi forma di violenza e discriminazione basata sulle differenze sociali, economiche, religiose o etniche;

 

4 Il sostegno alla partecipazione dei cittadini, libera e garantita attraverso i più ampi strumenti di coinvolgimento democratico, aderendo pienamente ai principi e alle norme che regolano la vita democratica della nazione unitamente al rispetto e alla tutela delle istituzioni rappresentative, elette a suffragio universale e diretto, anche promuovendo le

pari opportunità e il superamento delle diseguaglianze sociali ed economiche. Il sostegno ai principi della sussidiarietà, sia verticale che orizzontale;

 

5 la difesa della sicurezza dell’individuo e delle collettività, affinchè ogni cittadino possa sentirsi libero e gli investitori esteri possano guardare con rinnovato interesse il sistema italiano.

 

L'iscritto ha il dovere della lealtà verso l'Associazione e della coerenza rispetto ai principi ed ai valori di cui al presente Statuto.

L’Associazione potrà compiere qualsiasi operazione comunque utile alla realizzazione degli scopi associativi.

 

CAPO II – Struttura del Movimento 

Articolo 1

Organizzazione interna

1 UNITI e’ un movimento  che si riconosce nella società civile e che mira a darle voce all’interno delle istituzioni. Gli associati e la partecipazione popolare costituiscono la base del proprio operato.

 

2. UNITI e’ un movimento federale organizzato in sedi regionali e provinciali. Ogni sede ha un proprio coordinatore, che segue le azioni dei suoi iscritti e che ha la responsabilità della gestione economica e delle iscrizioni. Le sedi regionali e provinciali fanno riferimento a un direttivo

centrale, che svolge il ruolo di coordinamento nazionale e indirizza la politica generale del partito avvalendosi del potere di rappresentanza a esso conferito dai delegati locali. I delegati possono partecipare alle elezioni solo se in regola con quanto previsto dallo statuto in relazione alla correttezza morale e alle quote annuali.

 

3. Il direttivo convoca un congresso con cadenza quinquennale, al quale partecipano i coordinatori locali e durante il quale si scelgono le cariche nazionali e si votano le eventuali modifiche allo statuto. Possono essere convocati anche congressi straordinari su motivata richiesta, in casi di urgenza e necessità, su eventuale richiesta della base composta da almeno un terzo dei delegati locali e dopo un’apposita delibera del comitato di presidenza.

 

4. L’iscrizione a UNITI è libera e aperta a tutti i cittadini italiani e i residenti sul territorio italiano ed estero, gli enti e le persone giuridiche che non abbiano mai avuto esperienze politiche attive. E’ possibile iscriversi a partire dai 14 anni di età, ma non è possibile esprimere un voto internamente al partito fino al compimento dei 18 anni. UNITI riconosce il contributo dei più giovani attraverso un apposito settore giovanile, organizzato in maniera paritetica al resto del partito, così come da Regolamento in allegato.

 

5. L’iscrizione a UNITI  per quanti siano già stati iscritti in altri partiti, siano già stati eletti o si siano candidati in passato in altre formazioni o che abbiano operato in qualsiasi modo a livello politico attivo è sottoposta a un’attenta valutazione del direttivo centrale, che si riserva l’eventuale approvazione. Il direttivo centrale si riserva comunque il diritto di rifiutare un tesseramento, qualora ne ritenga dannosa l'adesione, ai fini degli scopi previsti dallo stesso. Gli iscritti cessano di appartenere al partito nei seguenti casi: recesso; per aver contravvenuto alle norme statutarie; morosità protrattasi per oltre tre mesi dalla scadenza del termine per il versamento richiesto della quota di tesseramento;

esclusione deliberata dalla maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio Direttivo, pronunciata contro il tesserato che abbia commesso azioni ritenute disonorevoli, o che, con la sua condotta, costituisca ostacolo all’immagine e al buon andamento del partito.

 

6. UNITI  riconosce l’Italia suddivisa in venti regioni più la ventunesima composta dagli italiani residenti all’estero. UNITI riconosce quindi la regione degli italiani residenti all’estero, che considera al pari delle regioni a statuto speciale, come Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, e alle province autonome di Trento e Bolzano.

 

Articolo 2

Organigramma

 

 UNITI   è diretta da:

- un Presidente con funzioni di segretario;

- un Direttivo Centrale;

- un’Assemblea di delegati territoriali;

Partecipano all’amministrazione del movimento  con funzioni specifiche e nel rispetto dei limiti attribuiti dallo statuto e dagli organi di direzione sopra indicati:

- un Vice Presidente;

- un collegio di revisori dei conti composto da tre membri;

- un tesoriere.

 

 1 IL PRESIDENTE

 

Il Presidente dura in carica cinque anni, è rieleggibile, fa parte del Direttivo, rappresenta il Movimento di fronte alle autorità ed ai terzi.

Rientrano nelle competenze del Presidente:

Convocare l' Assemblea ed il Direttivo nei casi e secondo le modalità previste da questo Statuto, fissandone l'ordine del giorno stabilito con gli altri membri del Direttivo.

 

2 IL SEGRETARIO 

 

Compiere liberamente gli atti di ordinaria amministrazione, consistenti nelle spese correnti necessarie al funzionamento del movimento, così come da Regolamento allegato.

Compiere gli atti di straordinaria amministrazione su delibera e autorizzazione del Direttivo. 

 

Compiere tutti gli atti urgenti e non prorogabili che esulino dalle sue competenze, con lo scopo esclusivo di evitare un danno imminente al movimento .

Disporre dei fondi del Movimento  con delibera approvata dal direttivo e controfirmata dal Tesoriere e dal Revisore dei Conti, così come da Regolamento allegato.

Il Presidente, nell'espletamento dei suoi doveri, può liberamente delegare ad altro membro del Direttivo o al Portavoce dell'Assemblea, il compito dell'attività o dell'affare approvato o determinato che verrà compiuto esclusivamente in nome e per conto del Presidente stesso in detta qualità.

Il Presidente di UNITI   propone all’assemblea dei delegati territoriali l’elezione di un comitato di presidenza (Direttivo Centrale) formato da un vicepresidente, un portavoce, un tesoriere e rappresentanti territoriali con deleghe su tematiche specifiche in numero variabile.

L’elezione del presidente avviene ogni cinque anni durante una apposita assemblea convocata dalla presidenza con delibera del comitato direttivo, alla quale hanno diritto di partecipare tutti i delegati regionali e provinciali.

Al Presidente potrà essere riconosciuto, secondo quanto previsto nel Regolamento, un compenso in relazione ad incarichi loro affidati comportanti particolare impegno, anche in termini temporali, ovvero in relazione a specifici compiti svolti.

Se il presidente cessa dalla sua carica prima del termine naturale del suo mandato, per un dissenso verso deliberazioni approvate dal Direttivo, il suddetto Direttivo indice le elezioni per il nuovo presidente entro un termine di 30 (trenta) giorni. Se non c’è accordo su nessun nuovo candidato, le dimissioni del presidente si considerano respinte e gli si restituisce il mandato fino al suo termine naturale. Le cariche vengono rinnovate ogni cinque anni su votazione del direttivo e dei delegati territoriali riuniti in congresso.

 

 3 IL CONSIGLIO DIRETTIVO

 

Il Consiglio Direttivo rimane in carica per cinque anni, è presieduto di diritto dal Presidente del Movimento e nomina, fra i suoi componenti, il Vicepresidente, il Portavoce, il Tesoriere e i responsabili territoriali o di settore, in numero variabile. Si riunisce ogni tre mesi ovvero ogni qualvolta il Presidente lo ritenga necessario, oppure se ne sia fatta richiesta da almeno uno dei membri. Il Consiglio Direttivo è validamente costituito con la presenza della maggioranza dei consiglieri in carica e delibera validamente con il voto favorevole della maggioranza semplice dei presenti.

Ai membri del Consiglio Direttivo potrà essere riconosciuto, secondo quanto previsto nel Regolamento, un compenso in relazione ad incarichi loro affidati comportanti particolare impegno, anche in termini temporali, ovvero in relazione a

specifici compiti svolti.

Rientrano nei diritti/doveri esclusivi del Direttivo:

 

a) compiere tutti gli atti che Atto Costitutivo, Statuto o Regolamento attribuiscono espressamente alla Sua competenza, come redigere i programmi di attività previsti dallo Statuto e curare l'esecuzione delle deliberazioni dell'Assemblea, approvare i Regolamenti interni;

 

b) approvare gli atti di straordinaria amministrazione, tutti gli atti e contratti di ogni genere inerenti le attività del partito, proporre all'Assemblea gli atti di disposizione e redigere i rendiconti economici. Approvare eventuali iniziative di carattere giudiziario;

 

c) favorire la partecipazione dei membri alle attività del partito e deliberare circa l'espulsione degli stessi con metodo di maggioranza;

d) proporre le liste elettorali specificando, fin dall'inizio, i ruoli che ricopriranno i candidati in lista, tenendo conto del parere dell'Assemblea.

Nell'esercizio delle varie funzioni, il Direttivo può avvalersi di responsabili o gruppi di lavoro da Esso nominati, i quali potranno partecipare alle riunioni senza diritto di voto.

 

Il Direttivo può rimuovere il presidente e gli altri membri del direttivo stesso dal loro incarico nei casi di gravi irregolarità amministrative, finanziarie e morali con il voto favorevole di due terzi. La richiesta dovrà sempre essere presentata per iscritto da almeno un terzo dei membri del direttivo.

I membri del Direttivo decadono dalla carica quando non presenziano alle riunioni del Direttivo per tre volte consecutive senza giustificato motivo, perdono le qualità richieste ai membri del Partito, arrecano danno o non sono più in linea con le ideologie del Partito. Le dimissioni dalla carica di membro del Direttivo devono essere presentate per iscritto al Presidente e fanno cessare dalla carica di membro del Direttivo con effetto della nomina al suo successore.

 

4. L’ASSEMBLEA DEI DELEGATI

 

I membri dell'Assemblea dei delegati sono designati su base locale, regionale e provinciale, a norma dell'apposito Regolamento allegato al presente Statuto. Ogni delegato territoriale ha diritto ad un voto.

Le assemblee sono presiedute dal Presidente che dirige e regola le discussioni e stabilisce le modalità e l'ordine delle votazioni; in caso di sua assenza o impedimento il Presidente è sostituito dal Vicepresidente.

La convocazione dell'Assemblea avverrà almeno trenta giorni prima di quello fissato per l'assemblea, mediante avviso scritto da presentare al Consiglio Direttivo nel quale devono essere indicati il giorno, il luogo e l'ora dell'assemblea e l'elenco delle materie da trattare. L'Assemblea deve essere convocata, a cura del Consiglio Direttivo almeno una volta

all'anno entro il 30 aprile, per l'approvazione del rendiconto economico e finanziario e per l'esame del bilancio preventivo.

L'Assemblea delibera sugli indirizzi e sulle direttive generali del partito, delibera su tutti gli argomenti attinenti alla vita e ai rapporti del partito che siano legittimamente sottoposti al suo esame.

Le deliberazioni dell'assemblea sono prese a maggioranza di voti e con la presenza di almeno la metà dei facenti parte della stessa mentre, in seconda convocazione, la deliberazione è valida qualunque sia il numero degli intervenuti.

Di ogni assemblea si dovrà redigere apposito verbale firmato dal Presidente e dal Vice Presidente. Copia dello stesso verbale deve essere messa a disposizione di tutti i membri con le formalità ritenute più idonee dal Consiglio Direttivo a garantirne la massima diffusione.

Per modificare lo statuto occorrono l'approvazione di almeno tre quarti dell'Assemblea, del Consiglio Direttivo e del Presidente.

 

5. IL VICEPRESIDENTE

 

Il Vicepresidente sostituisce, in via eccezionale e temporanea, il Presidente in ogni sua attribuzione, ogni qualvolta questi sia impedito all'esercizio delle proprie funzioni.

 

6. IL TESORIERE

 

Rientra nei compiti del Tesoriere:

La corretta tenuta del rendiconto di esercizio o delle scritture contabili e della cassa.

La valutazione preliminare dell'impegni di spesa per le attività deliberate dal Direttivo, o proposte dall'Assemblea in collaborazione con il Segretario.

L'aggiornamento su tutte le questioni economico, finanziarie e tributarie, di interesse ed ogni parere che riguardi l'aspetto economico – finanziario dell'attività dello stesso. La gestione dei rapporti economici con eventuali terzi collaboratori retribuiti o assunti.

Esprimere, in forma scritta, ed indirizzati al Presidente e Vicepresidente, eventuali proposte tendenti a conseguire una migliore efficienza, produttività ed economicità della gestione.

 

7. IL PORTAVOCE

 

Il Portavoce si occupa di tutte le attività di comunicazione e immagine del partito, ne cura l’immagine e gestisce l’impatto e la presenza mediatica.

Rientra tra i compiti del Portavoce:

curare i rapporti con stampa, radio, tv e web (creando il sito e ottimizzando la presenza del Partito sui social network), rappresentando il partito nelle sedi mediatiche, al fine di implementare la crescita dell’immagine del Partito;

il Portavoce, inoltre, valuta e si riserva l’eventuale approvazione tutte le attività di comunicazione delle sedi territoriali.

 

8. REVISORE DEI CONTI

 

Il Collegio dei Revisori dei Conti è nominato a maggioranza assoluta dal Direttivo e collabora con l'Assemblea e con il Tesoriere, nelle sue funzioni di controllo e di indirizzo, secondo le modalità previste da questo Statuto.

Il Collegio dei Revisori dei Conti, dura in carica è di cinque anni ed esercita la vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria, economica, patrimoniale e fiscale della gestione del Partito.

Rientra nei compiti del Collegio dei Revisori dei Conti:

stilare una relazione sui bilanci del Partito. Questa relazione, in allegato ai bilanci stessi, viene presentata al Presidente, al Vicepresidente e al Tesoriere che a loro volta dovranno renderla pubblica al Direttivo e ai membri dello stesso.

Richiedere una verifica ordinaria ogni sei mesi, con richiesta motivata e approvata dal Direttivo nonchè richiedere la convocazione di un direttivo straordinario, nei modi e nei tempi previsti da questo Statuto, nel caso emergano irregolarità nella gestione del Partito.

Quanto previsto nell’organigramma nazionale centrale si può estendere, con i dovuti adattamenti e prevedendo una copertura per le eventuali spese, e replicare a livello regionale, provinciale e comunale nei circoli locali.

 

CAPO III – Attività del movimento

Articolo 1

 

Elezioni e gestione liste elettorali

 

1. In occasione di elezioni politiche, regionali, comunali ed europee, il Direttivo o comitato di presidenza elabora le liste elettorali scegliendo i nomi dei candidati in concertazione con le sedi territoriali. In occasione delle elezioni politiche, regionali, comunali ed europee la raccolta firme e la presentazione delle liste all’ufficio territoriale competente, entro l’orario stabilito, spetta al coordinatore della sede di riferimento.

 

2. Non possono essere candidati coloro i quali abbiano riportato condanna in via definitiva per corruzione, concussione, induzione indebita, peculato e qualsiasi altra forma di danno all’erario, allo Stato, al patrimonio. Non possono essere altresì candidati coloro i quali abbiano riportato condanna in via definitiva per i reati di pedofilia, violenza, stalking.

 

Articolo 2

Scioglimento e potere sostitutivo

 

1. Il partito potrà essere sciolto dall'assemblea dei delegati a maggioranza dei due terzi degli aventi diritto ove si verifichino gravi ragioni ovvero in caso di gravi violazioni delle norme dello Statuto e dei principi del programma o nei

casi di irregolarità nella gestione economico-finanziaria e nel tesseramento.

 

2. Il presidente può intervenire nei confronti delle sedi regionali e provinciali e nei circoli territoriali istituendo una commissione di inchiesta, sospendendone o rimuovendone il coordinatore di riferimento. Qualora emergessero irregolarità nella gestione economica della sede, il presidente può commissariarla o scioglierla.

 

3. I provvedimenti di scioglimento e chiusura delle sedi sono attuati nei casi di violazioni dello statuto o del codice etico e per grave dissesto finanziario. I provvedimenti di scioglimento e chiusura delle sedi possono essere richiesti al presidente dagli stessi iscritti, dai rappresentanti della sede locale o dal Consiglio Direttivo.

 

4. Nel caso di commissariamento di una sede locale il presidente sceglie, in accordo con il Direttivo e su eventuale proposta degli iscritti, il commissario o il coordinatore pro-tempore, che ha la responsabilità logistica della sede fino alle nuove votazioni da parte degli iscritti nell’assemblea convocata entro 30 giorni, come da statuto. Gli iscritti possono partecipare alle elezioni solo se in regola con quanto previsto dallo statuto per la correttezza morale e per il pagamento delle quote.

 

Articolo 5

GESTIONE ECONOMICA

L'anno finanziario inizia il 1 Gennaio e termina il 31.12. (anno) di ogni anno

Il tesoriere deve redigere il Bilancio Preventivo e Consuntivo

Il bilancio preventivo e consuntivo deve essere approvato dall'Assemblea ordinaria dei Soci ogni Anno entro il mese di Aprile.Esso deve essere depositato entro 10 gg. precedenti la seduta per poter essere consultato da ogni Associato.

la Gestione economica viene tenuta su apposito Registro che costituirà la base per il Bilancio Annuale.

 

Articolo 4

DISPOSIZIONI FINALI

Eventuali variazioni allo statuto possono essere richieste per iscritto da un terzo del direttivo e approvate dai due terzi del direttivo.

Per quanto non è prescritto dal presente Statuto, si fa riferimento alle norme del vigente Codice Civile, alle leggi ed ai regolamenti vigenti, ai principi generali dell'Ordinamento Giuridico.

Uniti Costitution

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